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Castellarquato di Piacenza Collegiata Santa Maria Assunta
Anno 1923 Regolo Campanini fonde, sul posto, il concerto di n° 6 Campane
Lavorazione delle forme in fossa di colata.
Da notare che il Fonditore deve avvalersi di mano d'opera locale ed inesperta
Anche i ragazzi partecipano alla pulizia delle Campane dopo la fusione fra i quali, giovanissimo, Domenico Vanicelli
San Martino d'Albaro
Drusco Parrocchiale di Santa Maria Assunta - Diocesi di Bobbio - Bedonia PR - Anno 1931 Regolo Capanni con il nipote Domenico Vanicelli fondono il concerto di Campane in località Anzola. (Drusco si raggiunge solamente a dorso di mulo)
Dissotterrate le campane dopo la fusione si passa all'operazione di pulizia e lucidatura : nessuna lavorazione meccanica sia all'esterno che all'interno alla Campane , l'accordo musicale è ottenuto di fusione
Lungo tiro di buoi per il trasporto delle Campane da Anzola a Drusco
Il trasporto a striscio : nella foto il Campanone
La cerimonia di Consacrazione delle Campane. Benedice il Vescovo di Bobbio.
Il Vescovo per arrivare a Drusco poteva scegliere solo due percorsi Il primo era quello di intraprendere il viaggio trasportato a dorso di mulo attraverso i monti Per il secondo occorrevano diversi passaggi e precisamente : Da Bobbio, sua sede, a Piacenza con la corriera da Piacenza a Borgo Val di Taro via ferrovia da Borgo Val di taro ad Anzola con la corriera e da Anzola a Drusco a dorso di mulo.
Castel San Giovanni di Piacenza Le Campane ritornano in paese
Fusioni a spese dello Stato per danni di guerra
Sermide di Mantova Torre del Comune Primi anni cinquanta del secolo scorso Ripristino delle Campane asportate per esigenze belliche Peso Kg. 4500 e Kg.3200
Sollevamento delle Campane in torre con argano a mano
In cella campanaria
Torre civica di Mantova Castelnovo Nè Monti Reggio Emilia Anno 1950
Monsignor Poma, Vescovo di Mantova, benedice la Campana dell'Unità d'Italia
La Campana, alla presenza del Vescovo, delle Autorità e del Pubblico, viene issata in campanile. Manovra l'argano Romolo Vanicelli
La campana nel momento di entrare in cella campanaria
Alessandria - Comune Palazzo Rosso sede del Municipio
Orologio elettronico
Caratteristiche dell'orologio: Il quadrante al centro segna il tempo medio dell'Europa centrale
Il quadrante di destra ha tre facce che segnano la data del giorno il nome del giorno il mese Il quadrante di sinistra le fasi lunari la luna I quadranti hanno un diametro di mt. 4 e vengono illuminati
In alto 3 campane per: l'ora - la mezza - il quarto
Vecchi automatismi lasciati al loro posto nascondendo alla vista dei visitatori i ricevitori d'impulsi
Tracciatura del movimento della Luna
Fase lunare
Ricevitore d'impulsi delle fasi lunari
Begato di Genova
Concerto di n°5 campane per Begato( GE) Fonderia Regolo Capanni Fidenza PR
Immagini dei primi anni del secolo scorso
Il Santo Padre Giovanni Paolo 2° in visita a Fidenza 4 giugno 1988
Il Papa sul palco a Fidenza
Concerto di n°3 Campane esposte nella Cappella del S.S. Sacramento in Cattedrale
Il Santo Padre alzandosi dalla Preghiera si accinge a benedire le Campane
Beata di Pian Cumuno Brescia
Il Cardinale Giovan Battista Re consacra il concerto Nella foto il Parroco e Romolo Vanicelli
Santa Margherita Ligure - Genova
Piazzale San Giacomo di Corte Concerto di n° 12 Campane
Trattativa commerciale e di assistenza alla messa in opera molto impegnativa dato che il campanile si trova accerchiato dalle abitazioni.
San Pietro in Corte di Piacenza Diocesi di Fidenza
Il cardinaleLuigi Poggi ( fratello del Vescovo di Fidenza indisposto a presenziare la dedicazione del concerto di Campane)
Anno 1973 Morfasso di Piacenza Il Cardinale Silvio Oddi dona al suo paese natio la ristrutturazione ed ampliamento del concerto di Campane e orologio da torre
La famiglia di Romolo Vanicelli a Morfasso, con il Cardinale Silvio Oddi e l'arciprete Don Riccardo Serena,
Gerusalemme Concattedrale del Patriarcato Latino anno 1987 Aggiunta della 5° Campana
Campanile del Patriarcato
Panoramicha
Vista delle mura di Gerusalemme
Villanova d'Arda Piacenza Diocesi di Fidenza Campanile prefabbricato Progetto Architetto lino Celeda Consulente Romolo Vanicelli Aggiunta della nuova 6° Campana opera della fonderia Cav.Uff. Paolo Capanni di Castel Nè Monti (RE)
Operazione di montaggio del campanile nella foto il particolare della porta d'ingresso
Innalzamento e posizionamento del particolare orologio della torre
particolare della cella campanaria
Tappo di chiusura cella campanaria
salita in torre di una delle 6 campane
Campanile finito
Cristal Palace Brescia "la fontana sonora"
Fonditore Cav. Uff. Paolo Capanni Campane tubolari di sagoma speciale. La cascata d'acqua riempie le mescole che abbassandosi sganciano i percussori
Caduta dell'acqua
Le mescole in movimento
Vista Campana
Romolo Vanicelli
Chivacoa in Venezuela Nella Cattedrale di Fidenza Monsignor Poggi benedice la Campana destinata alla Parrocchia di Chivacoa in Venezuela
Dono delle famiglie Capanni e Vanicelli alla Missionaria Maria Giuseppina Capanni che svolge la sua Opera nella Missione di Chivacoa
Medjugorje Bosnia Erzegovina Citluk Ospedale San Pio da Pietralcina Località Vianica
Nel grande Ospedale è prevista la Chiesa con campanile. Si è previsto un concerto di 12 Campane ( la prima è di 1800 Kg.) Sono state donate due campane : la 1°e la 12° Anno 1994 Inaugurazione a Finale Emilia Benedice il Vescovo di Modena Discorso di Padree Barbaric
Romolo Vanicelli con l'Ing. Enrico Capanni : il fonditore
Miniatura del Campanone - fusioni numerate -
Romolo Vanicelli assiste alla preparazione in fonderia
Partenza da Parma per Medjgorje
Arrivo a Medjgorje
Operazioni di scarico e montato provvisoriamente sede della Casa Internazionale Della Pace
Colle Don Bosco -AT- Concerto di n°12 Campane Anno 1999 L'idea di dotare i due campanili è venuta dal salesiano di origini fidentine Don Rino Germani e dal vicepreside ex allievi Do Bosco di Fidenza Romolo Vanicelli Gli ex allievi di Fidenza hanno regalato la 9° Campana
GIUBILEO 2000
Dicitura dedicata a Don Bosco
Tempio Don Bosco
La Mostra
Richiami di stampa Santuario Caravaggio Caravaggio Parrocchia dei Santi Fermo e Rustico
Benedizioe e inaugurazione il 22 settembre 2002
Chiesa Parr. di San Pietro Ap. in Fidenza
La nuova campana viene sistemata in Chiesa per la Cerimonia della Dedicazione La rimozione e posa in opera delle campane è stata eseguita dall'imprenditore fidentino e parrocchiano Antonino Besagni con l'impiego della sua attrezzatura comprendente anche l'elicottero. Al centro della foto l'Imprenditore
Fidenza - Cattedrale
Lavorazione - vista Duomo con Madonna di Fontanellato dato che il primo miracolato fu un abitante di Borgo San Donnino
calco in plastilina del Duomo e Madonna di Fontanellato opera dello Scultore fidentino Aldo Ferrari alias DADU'
le Campane a terra pronte per la Consacrazione
il Campanone sale in torre
il Campanone nella torre campanaria
L'ing. Enrico Capanni fonditore ha voluto il nome di Romolo Vanicelli alla base della maniglia della Campanone
Vercelli Parrocchiale dello Spirito Santo dal progetto all'opera
San Giuseppe lavoratore in Fidenza anno 1999
Il campanile nuovo
il concerto sul sagrato per la cerimonia della dedicazione
Vescovo, Parroco e Diacono per la dedicazione
I parrocchiani che assistono
Le campane vengono fatte suonare mediante cordicelle. Il suonatore Fornaciari appartiene alla squadra di Novellara di Reggio Emilia
Veduta delle Campane in opera
Assisi Basilica di Santa Chiara 17 dicembre 2000
San Paolo in Fidenza
Il telaio per il sostegno delle Campane e le stesse sull'autocarro
Telaio di sostegno Campane posizionato e Gru per la messa in opera
Panoramica
Casalbaroncolo di Parma dal progetto all'opera
Campana donata all'Ospedale Civile di Fidenza Opera di Romolo Vanicelli realizzata nell'anno Santo 1950
ora risuona nell'Ospedale di Vaio
Monticelli d'Ongina -PC- Diocesi di Fidenza Consulenza effettuata per la ditta Giacomo Sabbadini di Fontanella Bergamo
La Smarrita Era la campana degli ostelli e ospizi per i pellegrini sulla "VIA FRANCIGENA" Le campane erano uno strumento importante sulla via del pellegrinaggio, fra l'altro per lanciare segnali al calare della sera e nelle giornate nebbiose per richiamare ad un luogo sicuro coloro che erano ancora in cammino. In una di queste si era rilevata la seguente dicitura: AUDIET INCERTUS TREPIDUS SIGNA VIATOR GRESSUSQUE ERRATOS CORRIGET IPSE SUOS (viandante confuso e trepidante sentirà i miei rintocchi e da solo potrà correggere i suoi passi sbagliati)
Le Campane del Dovere
I CAMMINI DELLA FEDE Santiago - Francigena - Roma
Ceppo di sostegno e di movimento Campana cosidetto "TUBOLARE" invenzione di romolo vanicelli
Con i normali ceppi a "SLANCIO" vengono usati vari profilati di ferro con l'impiego di circa 10 componenti il cui estetico lascia alquanto a desiderare. Con il ceppo "TUBOLARE" oltre al fattore estetico la costruzione risulta assai semplificata. I componenti sono 4 : due tronconi di tubo più due flange forate. Naturalmente e nei due casi i perni di sostegno e di rotolamento portanti gravano su cuscinetti a sfere
Torre Medioevale di Fidenza
Lo svegliarino MONASTICO usa la campana per i segnali Lo SVEGLIATORE per i turni di cambio della guardia usa il TIMPANO
Realizzazione del Cav. Alberto Gorla ( mio amico) dall'originale. E' in ferro battuto con carica a pesi di gravità.
Il Cav. Gorla, grande artista anche se lui preferisce definirsi FABBRO, è il restauratore dell'orologio dei MORI di VENEZIA
Tratto dalla pubblicazione A RIVA LA MACHINA per gentile concessione del Presidente Alberto Campanini
A RIVA LA MACHINA 2014 Il palazzo comunale di Fidenza è dotato di una campana. Ha il diametro di 1,12 metri, pesa 750 chilogrammi, risponde alla nota musicale "Mi" e porta lo stemma del comune con la dicitura " ABLATUM TEMPORE BELLI A.D. MCMIL MCMLV RESTITUTUM PUBLICO SUMPO A.D. MCML FONDERIA REGOLO CAPANNI FIDENZA"
La fonderia di campane a Fidenza
Non si diventa fonditore di campane vi si nasce. In una famiglia di fonditori si respira la polvere della terra e dell'argilla, ci si plasma con il fuoco della fusione ed il duro lavoro ti rende capace di assimilare i segreti tramandati di padre in figlio. La meraviglia e l'incanto del suono che nasce dal bronzo ti rimangono impressi fin dai primi vagiti. Regolo Capanni nasce a Castelnuovo Nè Monti nel reggiano il 18 settembre del 1886 in una famiglia che già da secoli, attraverso un lavoro itinerante, fondeva campane sia per le chiese di importanti città sia per le piccole pievi delle valli. Regolo Capanni già nel 1908, all' età di 22 anni, è al seguito del padre Giuseppe come fonditore itinerante. La difficoltà del trasporto delle campane e la possibilità di reperire sul posto il materiale necessario semplificavano il lavoro di fusione quasi all'ombra del campanile che avrebbe ospitato il concerto. Tra le montagne sopra a Chiavari, a Reppia di Né fondono sul posto le campane che ancora oggi, ormai da più di cento anni, squillano sonore. Allo scoppio della prima guerra mondiale Regolo viene arruolato e destinato all’ Arsenale militare di Genova. Viste le sue competenze viene precettato per il reparto fonderia dove acquista ulteriori competenze e aggiunge preziose padronanze nella composizione delle terre di fonderia, nella formatura degli stampi e nelle colate. Frequenta anche il Gabinetto Chimico dove acquisisce conoscenze circa le caratteristiche delle leghe dei metalli non ferrosi quali bronzo, ottone, alluminio. Il "getto" più pesante realizzato in quel periodo è la formatura e la colata di una grande elica per un piroscafo. Avendo la possibilità di uscire per adempiere il precetto festivo stringe amicizia con una personalità della Curia Arcivescovile di Genova. Questa amicizia, a pace avvenuta, gli sarà utile per farsi conoscere e apprezzare come fonditore di campane. Dopo il disastro delle operazioni militari la vita riprende e con essa le richieste di lavoro. Realizza vari concerti per la città di Genova e altri ancora per diverse diocesi della Liguria. La sua fama cresce e così la Fonderia è incaricata della restituzione delle campane nelle Terre Redente, Veneto, Trentino ed Istria dove Regolo Capanni fonde prestigiosi concerti come quello del Duomo di Dobbiaco e del Duomo di Pinguente in Istria. Nel1923, come fonditore itinerante, riceve l'incarico di fondere le campane della Parrocchiale di Castell' Arquato. La fusione, oltre alle competenze specifiche, richiede tempo, ricerca di manodopera in loco e conoscenza del luogo nel quale trovare le terre e le argille adatte al lavoro. Nel suo girovagare nei dintorni scopre Fidenza, sede vescovile. È il 1926 quando trasferisce la fonderia da Castelnovo Monti a Fidenza, dietro al vecchio seminario nei locali lasciati liberi dalla Fabbrica del Vetro (Foulenbray), proprio nell'attuale vicolo Bormioli: poche esigenze, semplici locali ma luogo adatto per una sede stabile. Il 1avoro si fa intenso e così l' esigenza di spazio lo inducono a cambiare sede. Prima in Via Trento dove lascerà il posto alla fonderia Conforti, poi in Via Zani nei pressi della distilleria Passerini, quindi in Via Marconi ed infine in Via Carducci. Durante la Seconda Guerra Mondiale, subisce la devastazione a causa dei bombardamenti del maggio 1944. Negli anni '40, in piena guerra, a fronte dell'intesa Stato - Vaticano, partecipa alla requisizione delle campane per esigenze belliche nelle province di Parma - Piacenza, compresa la Diocesi di Bobbio. I campanili rimangono muti e solamente la paura serpeggia nelle vie dei paesi: solo i cannoni rumoreggiano accompagnati dal crepitare delle mitragliatrici e affiancati dal distinto scoppio dei fucili. Finalmente cessa lo scompiglio della Seconda Guerra Mondiale ed inizia la lunga e frenetica ricostruzione. Regolo Capanni viene inserito nell' Albo dei Fornitori dello Stato e gli vengono assegnati lotti di campane a restituzione dei danni di guerra. Fra le tante campane restituite anche quella del Palazzo del Comune di Fidenza, di un metro di diametro e sette quintali di peso. La nota musicale è il "MI", e l'anno è il 1950. Nel cortile del comune una grande impalcatura, vista la mancanza di gru, permette di issare la campana da dove ancora oggi manda il suo segnale. La fonderia rimane attiva a Fidenza fino negli anni'50. Regolo Capanni muore in Fidenza il 13 maggio 1968. La dinastia continua nella Fonderia Cav. Uff. Paolo Capanni nella sede di Castelnuovo Nè Monti (RE). Memorie raccolte e trascritte da Romolo Vanicelli Come nascono le campane Costruire le campane è un mestiere tramandato da secoli di padre in figlio e trasmesso con passione solo a coloro che con pazienza e quasi devozione ne hanno saputo accogliere i segreti. Costruire campane è un'arte. Strumento di suono antichissimo, era conosciuto sia dagli antichi babilonesi che dai cinesi come anche dai greci e dai romani. Scavi archeologici hanno portato alla luce piccole campanelle un po’, in ogni parte del mondo. Il nome forse deriva da vasa campana (letteralmente: vasi della Campania) o campane, per l'appunto. E’ tuttavia col Medioevo che la campana fu riscoperta, utilizzata come ai nostri giorni e fusa con le dimensioni e le tecniche ancora oggi in uso. Vennero fusi, dapprima ad opera dei monaci, esemplari di notevoli dimensioni e issati sui campanili affinché il suono si diffondesse meglio divenendo così strumento di comunicazione di massa, prima con finalità eminentemente religiose, poi assolvendo anche compiti civili e di scansione del tempo. Le prime campane erano in lamina di ferro battuto, ma solo a partire dai secoli VII - VIII risalgono i primi reperti ottenuti da fusioni di bronzo. La più antica campana in Europa, risalente al 613 D.C., si trova al Museo Civico di Colonia ed è in ferro. In Italia il primo esemplare in bronzo è la piccola campana ritrovata a Canino presso Viterbo. Le campane più antiche dell'Emilia si trovano a Ravenna sul campanile S. Giovanni evangelista. Furono fuse da Roberto Sansone nel lontano 1208 e si chiamano Marzia (oggi lesionata e quindi muta) e Berta. Ecco le fasi della costruzione di una campana: l. Ossatura di mattoni o anima: Costruzione con mattoni di un' ossatura poi rivestita in terra che corrisponderà all'interno della campana. Le forme all'interno sono vuote. Vengono riempite di carbone di legna dolce che verrà acceso per far essiccare tutta la terra.
2. Falsa campana: l'anima viene isolata e ricoperta con strati d'argilla sino ad ottenere una superficie levigata dello stesso spessore che dovrà risultare la campana finita in bronzo. Su questa crosta perfettamente liscia si applica un velo di cera come pure sono in cera le dediche, le immagini e i fregi.
3. Mantello: sulla falsa campana viene spalmata argilla, fino allo spessore desiderato.
4. Si solleva il mantello, si distrugge la falsa campana che era stata costruita sull'anima, si pulisce ed il mantello recante l'immagine in negativo della campana lo si ricolloca sull' anima. Tra i due rimane una parte di vuoto che verrà riempito dal bronzo della fusione.
5. Il modello viene portato in una fossa di fusione e ricoperto completamente di terra per evitare che possa rompersi a causa della grande pressione del bronzo fuso. Normalmente non si compie una fusione per una sola campana ma per un intero gruppo collegato da canalizzazioni.
6. Fusione: Ancora oggi il miglior combustibile per raggiungere i 1.200 gradi rimane la legna con la quale si ottiene una migliore qualità di fusione che avviene in forni a riverbero. Il bronzo fuso, attraverso canalizzazione viene fatto uscire in quantità adeguate per riempire gradualmente, una dopo l' altra, le varie campane.
7. Dopo qualche giorno di raffreddamento il tutto viene tolto dalla fossa di fusione, viene rotta sia l'ossatura interna di mattoni sia il mantello. Il bronzo viene ripulito. Si ha una nuova campana. Se si volesse una copia perfetta della stessa occorrerebbe iniziare di nuovo tutto daccapo. In realtà non esiste una campana perfettamente uguale all'altra. 8. Dopo una accurata pulizia le campane vengono capovolte, sbavate sul fondo, pronte per l'intervento del maestro di musica che le collauderà. Nessun intervento di natura meccanica avviene dopo la fusione. La nota musicale si ottiene di fusione. È qui che si dimostra l'abilità del fonditore nell'esprimere l' insieme dei segreti professionali che vengono tramandati da generazione a generazione.
Qualche curiosità: La più grande campana mai costruita si trova in Russia. "La zarina delle campane", pesa 198.000 chilogrammi, misura 6,82 metri di diametro, è alta 7,47 metri e il suo spessore alla base è di ben 49 centimetri. Purtroppo per problemi di posa in opera un pezzo si staccò. Ora la campana è posizionata su un grande piedistallo di granito all'interno del Cremlino. La più grande campana d'Italia si trova a Rovereto sul Colle di Miravalle. La "Maria Dolens" è dedicata "Ai Caduti di tutte le Nazioni"; rifusa diverse volte dal suo primo insediamento (24 maggio 1925), la campana attuale, realizzata nel 1964 presso la Fonderia Capanni di Castelnuovo Ne' Monti (RE), pesa 22.639 chilogrammi, ha un diametro di 3,21 metri ed è alta 3,36 metri. La campana, suona cento rintocchi ogni tramonto per onorare i Caduti di tutte le guerre e perché l'uomo, in ricordo di essi, trovi la via per la pace. La più grande campana di Fidenza è la campana maggiore del concerto di otto campane del Duomo del diametro di 1,230 metri; pesa 1.136 chilogrammi e risponde alla nota musicale Re. L'intero concerto pesa 3.750 chilogrammi ed è stato fuso dalla Fonderia Cav. Uff. Paolo Capanni di Castelnuovo Né Monti (RE) La campana più antica trovata in occasione del censimento di tutte le campane della diocesi di Fidenza, ad opera di Romolo Vanicelli, è quella del Collegio dei Gesuiti, ora alla Casa Protetta. Ha il diametro di 375 mm, pesa circa 40 chilogrammi e risponde alla nota musicale "Do". L'anno di fusione è il 1663 ed ha quindi 321 anni di "vita".
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